Pagina 09: Non adozione delle TIC nelle PMI 
 

       In contrapposizione, i sondaggi hanno evidenziato anche i motivi di una eventuale non adozione di TIC. Una veloce catalogazione potrebbe comprendere i seguenti punti:   

  1. necessità di raggiungere una massa critica; 
  2. inadeguatezza degli strumenti e dei costi; 
  3. mancanza di informazioni sulle possibilità e sulle disponibilità di tali strumenti; 
  4. difficoltà nella formazione; 
  5. calcolare esattamente i costi di sostituzione e quindi saper gestire proficuamente i volumi di informazioni; 
  6. da un punto di vista esogeno, il rapidissimo cambiamento delle conoscenze e tecniche oltre che dell’ambiente economico e istituzionale. 
       1) Per quanto riguarda il primo aspetto, si tratta di un problema che andrà risolto in breve tempo, in quanto ci sono sempre più aziende ed utenti privati che si collegano e si impratichiscono della rete, quindi la massa critica, per altro difficile da quantificare, non deve essere vista come una limitazione. D’altronde Internet offre già innumerevoli servizi, che da soli giustificherebbero una connessione. Ancora una volta, la mancanza di informazioni e di conoscenza rischia di compromettere un’ottima fonte di opportunità. 

       2) Il secondo punto molto spesso non sussiste, in quanto una connessione in rete non è eccessivamente dispendiosa, il software quasi sempre è già presente nei calcolatori dell’azienda, che talvolta nemmeno lo sa, perché non si interessa a conoscere le potenzialità dei propri elaboratori, e l’abbattimento dei prezzi dell’hardware rende sufficientemente a buon mercato l’acquisto o il rinnovo delle macchine necessarie. Non si dimentichi che in rete è possibile trovare moltissimo software shareware a prezzi nettamente inferiori a quelli più famosi e molto spesso con prestazioni analoghe. 

       3) La mancanza di informazioni è, come già più volte sottolineato, il problema principale, e difficilmente sarà risolto in tempi brevi. 

       4) La difficoltà nella formazione è solo apparente, in quanto l’uso della rete da parte dei dipendenti è estremamente facile ed intuitiva, e il responsabile del settore informatico molto spesso si compone di una sola persona, che in genere coltiva anche personalmente interessi in campo informatico, per cui non risulta essere né particolarmente difficile né necessariamente costoso procedere alla formazione del personale. 

       5) Per quanto riguarda l’aspetto dell’analisi costi/benefici di un eventuale accesso alla rete, è ovvio che bisogna rivolgersi a persone o consulenti adeguati, perché non è cosa facile. Sempre più si stanno infatti sviluppando società di servizi per le imprese che aiutano le aziende nella gestione, formazione e aggiornamento dei loro sistemi informativi, e che quindi sono anche in grado di valutare l’esigenza o meno di un accesso. 

       6) L’ultimo punto è fra i più delicati, e va trattato con attenzione. Spesso risulta comunque uno scoglio superabile se ci si affida alle aziende di servizi di cui sopra, che sono attente al cambiamento del panorama istituzionale e tecnologico, ma molto dipende anche dalle capacità e necessità delle PMI. Abbiamo visto, per esempio, che le aziende preferiscono investire in tecnologie magari non aggiornatissime ma più collaudate, per cui molte imprese, considerando anche il loro settore di appartenenza, possono non essere interessate all’ultimissima versione di browser o all’utility più recente nell’utilizzo di una Intranet. 



Pagina 10: I siti delle PMI sul Web 

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Ultimo aggiornamento: 15 luglio 2006