Pagina 04: Conseguenze e vantaggi portati dalla Società dell'Informazione 
 

        Per quanto riguarda il concetto di Società dell’Informazione, già adesso compiamo azioni quotidiane che ci qualificano a tutti gli effetti come "cittadini della Società dell’Informazione": creare un testo su un elaboratore e poi spedirlo via fax senza stamparlo, scrivere nei biglietti da visita l’indirizzo di posta elettronica, e via dicendo, sono tutti piccoli passi verso la Società dell’Informazione. Quando poi si arriverà a dialogare con i propri colleghi via Internet, a creare gruppi di lavoro o di insegnamento in rete, e a leggere i giornali di tutto il mondo comodamente seduti a casa propria, allora saremo entrati in questa nuova società a tutti gli effetti. 
       Ho poi evidenziato come la Società dell’Informazione abbia necessità, per la sua implementazione, di essere finanziata. Il ruolo principale a questo punto spetta al settore privato, mentre le PA (Pubbliche Amministrazioni) dovrebbero solo limitarsi a fornire supporto e diffusione ai programmi di azione. Le PA hanno una funzione di catalizzatori, quindi di limitare l’eventuale emarginazione sociale, rimuovere gli ostacoli allo sviluppo dei mercati e facilitare l’accesso delle imprese, e in particolare delle PMI, ai risultati delle ricerche scientifiche. 
        Sempre più chi controlla le informazioni controlla il potere, e le PMI devono imparare ad usare le TIC e a sfruttarle pienamente, devono cioè vincere le naturali resistenze al cambiamento della società modificando la mentalità e gli atteggiamenti, magari grazie agli sforzi dell’Unione Europea. Un’ulteriore possibilità da non trascurare è la formazione del personale aziendale: il costante aggiornamento della forza lavoro non può che portare a miglioramenti interni all’azienda stessa. 



Pagina 05: La Rete 

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Ultimo aggiornamento: 15 luglio 2006